Quando Fare il Trapianto di Capelli | Guida definitiva 

Immagine di Cosmedica
Cosmedica
Siamo un team internazionale dedicato a fornire le migliori cure per il trapianto di capelli. Il nostro obiettivo è quello di informare ed educare le persone in tutto il mondo sulla perdita dei capelli e sui relativi trattamenti.
In questo post

Chi ha una perdita di capelli importante o una vera e propria calvizie vuole risolverla in modo efficace, perché può andare a minare l’autostima. Spesso questo può essere determinata da una causa legata a fattori ormonali o ad altre condizioni mediche, che è sempre meglio indagare. Le domande sorgono quindi spontanee: il trapianto di capelli è il risultato finale più soddisfacente e duraturo per la calvizie? Quando fare il trapianto di capelli?

In questa guida completa andiamo a esplorare tutti gli aspetti da considerare prima di sottoporsi a questo intervento. Andremo ad analizzare elementi come l’età del paziente, lo stato della calvizie e differenti tecniche applicabili oggi.

Cos’è il Trapianto di Capelli? Tutto Quello che Devi Sapere

Quando si parla di trapianto di capelli, ci si riferisce a un intervento chirurgico vero e proprio, che comunque è mini invasivo e implica il prelievo delle unità follicolari da delle zone donatrici. Di solito sono sulla nuca, dove i capelli hanno una resistenza maggiore alla caduta. La vecchia metodologia di trapianto era il FUT, per cui si prelevava un’intera striscia di capelli e la si andava ad applicare nell’area interessata. Il risultato, però, non era così naturale.

Oggi principalmente esistono due tecniche che andiamo a vedere.

  • La tecnica FUE che implica l’estrazione a uno a uno dei follicoli, in cui le cicatrici sono minori e più piccole.
  • C’è poi la tecnica di trapianto DHI ovvero Direct Hair implementation. Questa è una variante che permette un inserimento più preciso, seguendo sempre la logica del FUE. Si svolge utilizzando una lama di zaffiro di estrema precisione, che va a creare delle incisioni molto meno invasive, rispetto a quelle del passato, sia nei follicoli nelle zone donatrici che riceventi. Tutto ciò comporta una guarigione più veloce.

Il trapianto di capelli può essere ottimizzato sia nella fase preliminare che in quella dopo con l’utilizzo del PRP (Plasma Ricco di Piastrine). Questo procedimento va a creare un ambiente ottimale per la ricrescita dei capelli e per la guarigione del follicolo pilifero. Il plasma prelevato è preso direttamente dal paziente, in maniera che si abbia la minor percentuale possibile di rigetti (che teoricamente dovrebbe essere pari a zero, essendo una sostanza organica del paziente stesso).

Con il PRP si iniettano nella pelle una serie di fattori di crescita importanti, che vanno a ottimizzare il processo del trapianto. Analogamente si può pensare a terapie con cellule staminali, che a loro volta vanno a migliorare la sopravvivenza dei capelli trapiantati. Essendo una soluzione risolutiva è bene informarsi e scegliere una clinica valida con riconoscimenti come le fonti Innovation Awards . È suggeribile quindi affidarsi a degli specialisti quale potrebbe essere Cosmedica in Turchia, una clinica operativa da oltre 16 anni con alle spalle 20.000 trapianti ben riusciti e con una serie di casistiche di trapianto di capelli prima e dopo, visibili dalla galleria del suo sito di.

Quando è il Momento Giusto per Sottoporsi al Trapianto?

Due dottoresse che raccolgono follicoli di capelli dall'area donatrice di un paziente maschio per il trapianto di capelli in clinica

Bisogna analizzare con attenzione quando sia necessario sottoporsi al trapianto di capelli. Potrebbero però esserci delle casistiche in cui è meglio utilizzare un trattamento alternativo, quali possono essere le cellule staminali, il laser o il prp sul cuoio capelluto.

Questa decisione deve essere fatta con una consulenza da uno specialista, che potrà quindi consigliare il procedimento più adatto.

La decisione su quando fare il trapianto di capelli, dipende da differenti elementi che solitamente vengono analizzati e precisamente:

  1. La valutazione dello stadio di caduta dei capelli. Nel caso in cui la caduta dei capelli sia ancora attiva, intervenire troppo precocemente potrebbe richiedere un secondo intervento in futuro. Bisogna quindi prima stabilizzare la caduta e poi procedere all’intervento. Per questo motivo in certi casi viene fatto preliminarmente il PRP in preparazione all’intervento stesso.
  2. Valutare l’età del paziente. Normalmente l’alopecia androgenetica si va a stabilizzare dopo i 30 anni. Un paziente sotto i 25 anni di solito è sconsigliato che si sottoponga a un trapianto perché, avendo un una fase ancora di sviluppo, potrebbe essere che la calvizie progredisca ulteriormente, minando il risultato estetico. Dai 25 ai 50 anni di solito si possono effettuare metodologie di autotrapianto di capelli ed è anche la fascia più ampia di pazienti. L’età è adatta perché i risultati possono stabilizzarsi nel tempo. Oltre i cinquant’anni è possibile effettuare il trapianto, ma ci deve essere un’analisi approfondita della qualità dei follicoli per raggiungere un risultato soddisfacente.
  3. Analizzare la condizione delle zone donatrici. Bisogna vedere se si ha una buona densità sulla nuca, se invece i follicoli sono deboli, bisognerà andare a combinare il trapianto con terapie farmacologiche al fine di creare una situazione ottimale. Tutto questo è da valutare insieme a una clinica specializzata come quelle per il trapianto capelli in Turchia.

Differenze sul trapianto e i risultati in base alle fasce di età

Capelli di una donna prima e dopo un trapianto

Una delle domande più frequenti è se per i trapianti esista un’età perfetta per effettuare l’intervento e la risposta dipende sempre dalla progressione della calvizie. Quindi quando fare il trapianto di capelli? Abbiamo già anticipato il discorso, approfondiamo per capire meglio.

La variabile età, come anticipato, è comunque preponderante. Se si parla di un età giovanile tra i 20 e i 30 anni, il vantaggio è di intervenire precocemente e salvare anche l’autostima. Lo svantaggio potrebbe essere il fatto che la calvizie progredisca: in questo caso bisognerà andare ad abbinare dei farmaci come il Minoxidil o il Finasteride, che tendono a stabilizzare la perdita.

Tra i 30 e i 50 anni la calvizie si è stabilizzata e i trapianti portano a risultati più duraturi: questa è la fascia di età sicuramente ideale per affrontare l’intervento. Dopo i 50 anni la progressione della calvizie è un ciclo completato: si può quindi effettuare il trapianto. Lo svantaggio è che il cuoio capelluto ha una minore elasticità e propensione alla rigenerazione, per cui è possibile una riduzione della qualità follicolare, che però si può andare a migliorare con un trattamento PRP con plasma arricchito.

Quanto Dura il Risultato? Cosa Aspettarsi dopo l’Intervento

Bisogna tenere presente che quando si fa un trapianto non si ha un risultato immediato. Infatti, nei primi tre mesi ci può essere una caduta dei capelli trapiantati ma è una fase fisiologica. A questa poi segue, dai tre ai sei mesi, una crescita iniziale con una maggiore cicatrizzazione del cuoio capelluto. Sarà solo all’altezza dei 12-18 mesi che si avrà un risultato finale completo con una guarigione ottimale. Tutto questo sottintendendo che si vada a utilizzare una tecnica FUE o DHI e che vengano seguite bene le istruzioni post di intervento.

Conclusione: Scegliere il Momento Giusto per un Risultato Perfetto

Una volta stabilito che la soluzione sia il trapianto, bisogna scegliere il momento giusto per avere un risultato perfetto e che sia duraturo. Come abbiamo detto una grossa variante dipende dall’età, ma anche dallo stadio di calvizie: a queste si aggiungono le aspettative. Il trapianto è un intervento che ha comunque un costo: il paziente fa sempre valutazioni anche inerenti questo aspetto. Infatti una delle soluzioni spesso più seguite è optare per il costo trapianto capelli in Turchia, dove si può avere un risparmio del 70% rispetto ad altri paesi come l’Italia e gli Stati Uniti. Il tutto però utilizzando tecniche moderne.