Le cause e i rimedi se si ha sempre prurito in testa

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Cosmedica
Siamo un team internazionale dedicato a fornire le migliori cure per il trapianto di capelli. Il nostro obiettivo è quello di informare ed educare le persone in tutto il mondo sulla perdita dei capelli e sui relativi trattamenti.
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Il prurito in testa è un disturbo fastidioso e imbarazzante, comune a molte persone, e può essere causato da vari fattori quali, per esempio, il cuoio capelluto secco, oppure reazioni allergiche a qualche prodotto o elemento. Potrebbe, inoltre, essere l’allarme della presenza di infezioni fungine. Esploriamo insieme i sintomi, la cause e le casistiche che si potrebbero presentare normalmente e in caso di trapianto di capelli.

Ogni situazione ha necessità di un’azione correttiva o di una routine che possa ristabilire l’originale equilibrio, ma le conoscenza e la consapevolezza della causa è il primo fondamentale punto di partenza. I pruriti al cuoio capelluto possono essere quindi di origine diversa: l’importante è individuarli.

II sintomi da tenere sotto controllo in caso di prurito al cuoio capelluto

Avere una sensazione di prurito può capitare, ma ci sono casi precisi in cui è bene allarmarsi e rivolgere una attenzione maggiore ai sintomi. Infatti, se il prurito accade sporadicamente ed è lieve, la situazione non ha bisogno di particolari attenzioni. Qualora invece la sensazione di prurito fosse intensa e in concomitanza con altri segnali, potrebbe essere un campanello d’allarme.

Con un arrossamento del cuoio capelluto può esserci una desquamazione o una insolita caduta e diradamento dei capelli: in questo caso è meglio soffermarsi e approfondire la situazione. Infatti tale casistica potrebbe essere una dermatite atopica causata spesso da fattori esterni fra cui abbiamo, fra i più comuni, i prodotti troppo aggressivi chimicamente. Capita di frequente di sottovalutare l’importanza di verificare l’INCI dei prodotti che usiamo: il contenuto di uno shampoo, o analoghi prodotti, è importante per mantenere l’equilibrio della pelle, che struttura il cuoio capelluto. Qualora questi sintomi di prurito siano insistenti, è bene consultare uno specialista, che possa escludere casistiche come infezioni fungine o ripercussioni dovute a intolleranze alimentari. Una visita mirata può portare alla precisa identificazione della problematica e alla risolutiva soluzione, con un percorso medicalmente strutturato.

Da cosa dipende il prurito alla testa: le cause più comuni

Uomo con forfora e prurito ai capelli si controlla allo specchio

Le cause possono essere di differente natura per il prurito al cuoio capelluto, per quanto, a livello generico, possano essere individuate in alcuni principali motivi comuni a molte persone. Si possono verificare in presenza di reazioni allergiche, soprattutto a seguito di shampoo, tinture o prodotti per capelli di varia natura. Infatti, possono essere contenuti degli agenti chimici che possono provocare prurito in testa a una pelle particolarmente sensibile. Molti elementi potrebbero causare dermatiti: tensioattivi aggressivi che sgrassano, ma seccano troppo la pelle ne sono una causa frequente. Meglio optare per tensioattivi a base vegetale.

Ancora, alcuni conservanti, tra cui i parabeni e quelli che liberano formaldeide, sono elementi che potenzialmente creano allergie. Non da meno alcuni siliconi, fra cui il dimethicone e il cyclomethicone, creano una sorta di accumulo sulla pelle andando a generare la desquamazione del cuoio capelluto. La pericolosità di questa tipologia di elementi è discussa anche dall’Istituto Dermatologico Europeo.

Gestire e lenire il prurito alla testa: tutte le soluzioni pratiche e utili

Olio di avocado per capelli

Sebbene sia molto fastidioso il prurito alla testa, può essere alleviato con alcuni accorgimenti e soluzioni semplici. In caso in cui ci si accorga che la causa scatenante sia l’utilizzo di prodotti non adatti alla propria pelle è bene eliminarli e utilizzare shampoo delicati con ingredienti scelti. Bisogna appurare che non contengano solfati, parabeni o siliconi aggressivi. Non solo. Si può anche idratare il cuoio capelluto infatti, usando oli naturali: particolarmente indicati sono l’olio di avocado, di mandorle e l’olio di cocco. Quest’ultimo ha proprietà tali che alleviano il sintomo e al contempo lo prevengono, anche laddove ci fosse una situazione recidiva. Infatti l’olio di cocco crea una barriera che non fa disperdere acqua transepidermica e previene la disidratazione e la secchezza. Si deve associare a ciò anche l’abitudine di lavaggi troppo frequenti, stressante per il cuoio capelluto.

Se nonostante tutti questi rimedi e accorgimenti il prurito dovesse persistere, è necessario consultare un dermatologo, che saprà analizzare da un punto di vista medico specifico la situazione. Qualora invece il prurito fosse conseguenza di un trapianto di capelli, sarà sufficiente seguire la routine post operatoria indicata dallo staff medico: in questa specifica casistica la sensazione di prurito è indice di guarigione delle zone trattate ed è un fenomeno solo temporaneo.

Il cuoio capelluto secco può anche presentarsi in caso di un clima particolarmente rigido: meglio prevenire la situazione indossando capi come cappellini, che siano però traspiranti e con tessuti naturali. Ci sono poi fattori scatenanti come stress, sbalzi o cambiamenti ormonali che influiscono notevolmente: essendo tali fattori molto comuni oggi giorno, vanno annoverati nelle cause di rilievo più comuni.

Perché Il cuoio capelluto prude dopo un trapianto? La risposta dello specialista

Il Dr. Acar, con la sua profonda esperienza nel trapianto di capelli in Turchia, afferma che sia normale avere una sensazione di prurito nella fase di guarigione post intervento. La sua esperienza di oltre 20.000 interventi in 16 anni di attività, presso la sua rinomata clinica Cosmedica, lo rendono una figura di spicco sull’argomento. Il trapianto di capelli è infatti un intervento chirurgico a tutti gli effetti, che richiede un tempo di ripresa di circa 7-10 giorni per il paziente. In questa fase potrebbero esserci delle crosticine, ma anche una semplice rigenerazione dei follicoli, che determina una sensazione di prurito.

Per ridurre al minimo questa conseguenza il Dr. Acar usa il DHI Sapphire Method, vantaggioso per il trapianto capelli prima e dopo. Questa specifica tecnica, indicata anche da Pub Med Magazine, rilevante fonte di letteratura scientifica, prevede l’estrazione diretta di follicoli ed è conosciuta con l’acronimo FUE. Viene praticata attraverso strumenti di lavoro micrometrici e prevede un impianto con penna Choi, che evita di fare incisioni prima, creando un micro canale sul cuoio capelluto quando si procede a inserire il capello. Questo comporta meno gonfiore e trauma sia per il capello che per la pelle. Viene usata la lama in zaffiro (sapphire), che è un bisturi di livello elevato per il cuoio capelluto e che viene adottato dalle migliori cliniche, che si occupano di trapianti.

La tecnica e la capacità del Dr. Acar sono rinomate a livello internazionale: a ciò si somma un vantaggioso costo trapianto capelli Turchia, che risulta concorrenziale rispetto ad altri paesi internazionali in ambito europeo e non.

Conclusioni

Come abbiamo potuto vedere il prurito in testa può essere determinato da molteplici fattori che, con giuste routine o scelte, possono essere gestiti in modo efficace. Ci sono situazioni in cui è però meglio affidarsi allo specialista, laddove i risultati non dovessero portare a soluzioni efficaci. Differente invece il discorso del prurito se legato al trapianto di capelli, dove la situazione viene gestita e supervisionata da uno staff medico, come in Cosmedica, andando a seguire il paziente nella varie fasi del suo percorso e facendo in modo che non ci siano problematiche e si raggiunga un risultato soddisfacente e duraturo.